“Si fa tanta fatica? E’ normale, non siamo alla Valtour….”. Con una battuta il tecnico Boemo della Roma, Zdenek Zeman, in conferenza stampa dal ritiro di Riscone di Brunico, commenta i duri allenamenti a cui sta sottoponendo i giocatori giallorossi. “C’è chi fa più fatica e chi ne fa di meno ma, ripeto, è una cosa normale in questo momento“, dice ancora il Boemo. “Stiamo facendo solo delle lunghe passeggiate nei boschi -prosegue- Voi dite che è lavoro duro ma per me ancora non è niente…”. Nonostante la fatica, alcuni giocatori sembrano dimostrare un buono stato di forma: “Ad esempio i test dimosrano che Osvaldo sta meglio rispetto ai tempi di Lecce”.
SUL MERCATO – Nessun problema, spiega poi il tecnico boemo, relativamente alla mancanza di alcuni giocatori al ritiro: “Il mercato è cominciato ora. Ci saranno diversi cambiamenti. Al momento io non ho problemi, ho otto difensori che mi bastano e avanzano. Poi se riusciamo a migliorare lo facciamo. Juan ed Heinze? Al momento sono giocatori della Roma“.
TOP PLAYER – Dopo aver spiegato di non sentirsi “lo scudo della Roma”, ma solamente “un allenatore”, Zeman spiega che, a suo giudizio “la definizione di top-player è stata creata in questi ultimi tempi. Per me il top-player è quello in grado di fare la differenza in campo e, per la mia esperienza, non sempre è quello che costa 20 milioni in più“.
TOTTI – Zeman ha le idee chiare riguardo a Totti: “L’ho visto crescere, è sempre Totti. Fisicamente magari non è più quello di una volta, ma è normale. Lo metterò dove ritengo possa essere più utile alla suqadra”.
PREPARAZIONE – A Zeman vengono ricordate le parole di Ranieri, secondo cui “la preparazione ormai la può fare anche un verduraio”. “Il calcio è bello perché è vario -commenta il boemo- Per me la preparazione è la base per costruire il lavoro di tutto l’anno. Le partite durano 90-95 minuti, che puliti sono 55 minuti. Un giocatore bravo tiene palla tre minuti, gli altri 52 poi cosa fa? A stoppare la palla e a darle un calcio sono capaci tutti”.
OBIETTIVI – Zeman non si sbilancia sugli obiettivi da raggiungere, ma sottolinea: “per me la cosa importante è competere, che vuol dire giocarsela con tutti, dalla Juve al Milan passando al Pescara. Quando inizia il campionato siamo tutti a zero punti e a zero gol fatti e segnati“.
PORTIERI – Nessuna gerarchia tra i portieri per Zeman: “Le gerarchie si fanno sul campo, se uno fa meglio dell’altro non importa come si chiama“.
Fonte: corrieredellosport.it Foto proveniente da calcio-seriea.com