La Roma batte 4-2 il Genoa a Marassi con un grande rimonta scacciando via almeno per una notte tutte le polemiche e le tensioni interne accumulate nelle ultime settimane. I gol di Totti, Osvaldo (doppietta) e Lamela stendono un Genoa frastornato, che mai avrebbe immaginato un finale così amaro dopo il 2-0 firmato Kucka-Jankovic nei primi 15 minuti del match. Se Zeman voleva delle risposte dalla sua squadra e soprattutto da De Rossi e Osvaldo, le ha avute in abbondanza. I due ‘reintegrati’ hanno dimostrato qualità e voglia di sacrificarsi dimostrando di credere fino in fondo nell’idea del tecnico boemo. Il resto lo hanno fatto il solito Totti (217 reti in serie A) e un Lamela al secondo gol consecutivo. La seconda vittoria di seguito, però, non deve ingannare. I primi venti minuti dei giallorossi sono stati da incubo, inquietante replica delle gare contro Juventus e Atalanta, che hanno permesso al Genoa di travolgere la Roma con troppa falicità.
Zeman conferma nove undicesimi della formazione vittoriosa contro l’Atalanta due settimane fa allo Stadio Olimpico. Uniche novità gli attesissimi rientri di Daniele De Rossi e Osvaldo, che prendono il posto di Bradley (in panchina) e Destro (infortunato). Come previsto, il centrocampista si piazza alla destra del greco Tachtsidis nel ruolo che ha generato incomprensioni e malumori con il tecnico boemo. Il Genoa, però, schierato con un coperto 4-4-1-1 (Jorquera trequartista alle spalle di Borriello), l’ha studiata bene. Il pressing alto e prolungato sui portatori di palla giallorossi costringe la Roma ad iniziare l’azione con grandi affanni. Con il suo ritmo parecchio compassato, il regista greco va subito in difficoltà e inizia a perdere qualche pallone di troppo sbilanciando tutta la squadra. Al 7′, su una ripartenza fulminante dei liguri, la squadra di Zeman è già sotto. Preziosa la sponda di Borriello, perfetto il piatto destro di Kucka che da venti metri fulmina un immobile Stekelenburg. Il Genoa domina, per la Roma sembra già notte fonda. Al 15′ arriva il secondo gol rossoblù che è il manifesto dell’inadeguatezza romanista. Piazzato in mezzo all’area, Jankovic riesce nell’impresa di calciare indisturbato verso la porta per due volte in pochi secondi: il primo tiro coglie in pieno la traversa, il secondo va dritto nell’angolo basso alla destra del portiere olandese. Sembra di rivedere gli stessi errori (ed errori) della prima mezz’ora choc contro la Juve, ma il deja vu giallorosso si ferma pochi minuti dopo, quando Stekelenburg evita il 3-0 deviando con il piede un diagonale dell’ex romanista Borriello. Da qui in avanti, infatti, la gara cambia totalmente. Dopo un debole colpo di testa di Osvaldo bloccato da Frey, Totti si prende sulle spalle la Roma e con un preciso diagonale batte il portiere francese. Reattivi e aggressivi, i giallorossi alzano i ritmi e per il Genoa sono guai. Al 36′ Frey riesce a deviare una conclusione di Lamela, ma al 44′ nulla può sulla bellissima girata al volo di Osvaldo su cross di Piris.
Il secondo tempo riparte a ritmi alti, con la Roma in pieno dominio. Di Canio è preoccupato e prova a dare una scossa ai suoi inserendo Immobile per Jorquera. Passa 1′, però, e la squadra di Zeman completa la rimonta. Su calcio d’angolo dalla sinistra, Osvaldo stacca di testa e firma il 3-2. Entrano anche Bertolacci e Melazzi al posto di Seymour e Antonelli. Il Genoa ci prova ma non ha più la brillantezza dei primi venti minuti. La Roma controlla il gioco con facilità ed è anche agevolata dall’infortunio di Borriello, costretto a sedersi in panchina lasciando i compagni in inferiorità numerica. Se il Genoa ha esaurito i cambi troppo presto, al 32′ Zeman effettua il suo primo intervento. Fuori un esausto Florenzi per crampi, dentro il bosniaco Miralem Pjanic. In un finale tutto giallorosso, arriva anche il quarto gol firmato Erik Lamela che fissa il risultato sul 4-2 e lancia la ‘prima’ Roma zemaniana al quinto posto in classifica.
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Foto proveniente da Corrieredellosport.it