“Ironia e allegria ci permettono di raccontare storie con leggerezza, senza noia. È come un passaggio smarcante in partita, un mezzo bello ed efficace. È il più bello dei gol. La gente ha bisogno di sorridere”. Il capitano della Roma, Francesco Totti, spiega con queste parole, in un’intervista esclusiva pubblicata sul numero di ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ in edicola oggi, e di cui noi vi diamo un’anticipazione sulla sua decisione di scrivere “E mò te spiego Roma”, libro umoristico che ripercorre la storia della Capitale. “È vero, a Roma mi chiamano anche gladiatore, – spiega ancora Totti – ma io credo che il vero coraggio non sia legato ai ruoli o alla fama. Piuttosto, è dire sinceramente ciò che si pensa, impegnarsi per le cose in cui crediamo e fare del nostro meglio per noi e i nostri cari tutti i giorni. Ognuno, nel suo piccolo, può essere coraggioso“.
Il libro contiene colloqui immaginari del capitano della Roma con Gesù Cristo, Giulio Cesare, Zeus “ma – spiega Totti – non ci sono dubbi su quale sia stato l’incontro reale più intenso della mia vita: quello con Giovanni Paolo II. Di lui non posso dimenticare gli occhi gentili e quella sensazione di pace che sembrava circondarlo“. L’idea di lasciare il calcio per il 36enne Francesco Totti è ancora molto lontana: “Penso solo al calcio. – sottolinea il capitano giallorosso – Ho sempre nella testa la prossima partita da giocare. Magari quando mi ritirerò inventeremo qualcosa per salutare calorosamente tutti, ma ora è presto per pensarci”. L’intervista si chiude con ironia, in linea con la leggerezza del nuovo libro di Totti: “Chi è l’ottavo re di Roma tra me e Falcao? Facciamo che uno siederà sul trono nei giorni dispari e l’altro nei giorni pari”. Infine, una risposta alla crisi economica dell’Eurozona: “se l’euro dovesse fallire, si potrebbe coniare un nuova moneta. Come li vedreste i prezzi se la nuova valuta fosse il… cucchiaio?”.
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